By Maria Laura Deminuco, Federica Lembo
Nato dall’idea e dalle ricerche di Bonnie Hvillum, designer e creative director, PROCEL è uno dei materiali innovativi sviluppati da Natural Material Studio, che mira a trasformare il mondo del design, analizzando le sinergie che intercorrono tra uomo, natura e spazio.
courtesy Peter Vinther
Bonnie Hvillum cresce a Tømmerup, un piccolo villaggio danese a sud di Copenaghen, circondata da coltivazioni di frutta e verdura. Dalle sue origini ha imparato l’importanza di un approccio pratico e circolare, che utilizza oggi per creare e gestire Natural Material Studio.
Riutilizzare, riciclare, rinnovare e ripensare sono i quattro pilastri su cui si basa il lavoro del suo studio, dove PROCEL rappresenta il culmine della ricerca tra scienza e design.
Dal 2019, Natural Material Studio opera nel punto di incontro tra scienza, chimica, design e arte, brevettando nuovi materiali tutti derivati da biomassa: piante e vegetali. PROCEL, uno dei materiali chiave sviluppati, nasce dallo studio delle proprietà e delle qualità di queste risorse, spesso scartate o inutilizzate, inaugurando un nuovo linguaggio per la materialità.
courtesy Peter Vinther
In soli quattro anni dalla sua fondazione Natural Material Studio ha costruito rapporti e collaborazioni con brand del calibro di Calvin Klein, Adidas, Noma, Snøhetta, Frama e presentato installazioni in spazi come il Design Museum Denmark e il Copenhagen Contemporary.
Tramite un’estetica materialista e minimalista, Natural Material Studio crea materiali, oggetti e installazioni con una voce altamente artistica, ragionando sulle norme culturali, sulla natura e sul suo potenziale futuro. PROCEL è il risultato di questa visione innovativa.
Un dialogo tra materiale e spazio
Uno degli aspetti più interessanti di PROCEL è sicuramente la realizzazione tramite colata, che permette di ottenere fogli di qualsiasi dimensione facilmente applicabili a progetti di scale differenti.
Terroso e leggero nel tono, ogni pezzo è fuso a mano, ottenendo così fogli sempre diversi e ricchi di texture. PROCEL si presenta in origine con una colorazione bianca e lattiginosa ma, sempre grazie alla realizzazione tramite colata, è possibile inserire al suo interno pigmenti, fibre o particelle che ne trasformano le proprietà e le qualità.
PROCEL è un materiale unico e vivo: struttura, colore e forma sono reattivi all’ambiente in cui è posto e cambiano con la temperatura, l’umidità e il tempo, fornendo quindi la possibilità di abbinare il materiale al luogo di progettazione.
La collaborazione più recente di Natural Material Studio con Noma, per il loro ristorante pop-up a Kyoto, in Giappone, ne è un perfetto esempio. Lavorando a stretto contatto con il team Noma e gli interior designer di OEO Studio, Natural Material Studio ha incorporato conchiglie, sabbia e alghe nella colata di PROCEL, per creare un'installazione che funge da apparecchio luminoso e che riprende le foreste di alghe Kelp, molto diffuse lungo le coste del Giappone.
courtesy OEO Studio
Sempre nell'ambito della ristorazione, Natural Material Studio ha realizzato dei pannelli divisori per il ristorante di ABEN, un noto birrificio di Copenaghen, inserendo nel PROCEL gli scarti della produzione della birra. Gli scarti di malto d’orzo e luppolo vengono trasformati in grani, essiccati, asciugati e macinati in particelle di varie dimensioni. Le particelle più piccole, sotto forma di polvere, colorano il materiale, quelle più grossolane creano il motivo che richiama le bollicine della birra.
courtesy OEO Studio
Dal packaging all’installazione
PROCEL non ha solo una funzione decorativa, le sue qualità si prestano perfettamente anche ad applicazioni più fisiche in cui la resistenza e la durata del materiale sono fondamentali, come ad esempio il packaging delle confezioni regalo di Natale che Natural Material Studio ha progettato per Calvin Klein. Parte di un’esperienza spaziale più ampia prodotta per il Calvin Klein Store di Copenaghen, il packaging delle confezioni regalo riflette lo stile minimalista del brand: una busta di PROCEL dai toni neutri è tenuta insieme da quattro perni in acciaio e da un nastro di rilegatura di diverso colore, una custodia visivamente delicata ma estremamente resistente.
courtesy Peter Vinther
"Volevamo progettare confezioni regalo che potessero essere riutilizzate, per sfidare l'intera cultura monouso che accelera soprattutto durante il periodo natalizio", afferma la fondatrice dello studio Bonnie Hvillum.
Per il Calvin Klein Store, Natural Material Studio progetta anche un bancone, sempre realizzato in PROCEL, che riprende l’aspetto sovrapposto delle confezioni regalo. Il bancone diventa il centro poetico dello store, dando la possibilità al pubblico di connettersi e familiarizzare con il biomateriale, innescando riflessioni e preoccupazioni sull’attuale cultura del consumo.
courtesy Peter Vinther
Gran parte del lavoro di Natural Material Studio si concentra sulle installazioni, con l'installazione "A Material Transition", presso l’Architect @ work di Copenaghen, lo Studio specula sul concetto di transizione materiale. Tramite una serie di lastre di PROCEL, che incapsulano particelle di risorse naturali del paesaggio rurale danese, l’installazione mira a creare un'esperienza immersiva e tattile, che inneschi una riflessione e riconnessione con le risorse naturali come materiale di progettazione.
courtesy Peter Vinther
Alla Milano Design Week 2023, in collaborazione con la designer polacca Zuzanna Skurka, Natural Material Studio presenta "Brick textile" un'installazione immersiva che sperimenta le potenzialità del PROCEL. All'interno dell’hub sperimentale Alcova, presso l’ex Mattatoio di Porta Vittoria, "Brick textile" mette in mostra un nuovo PROCEL arricchito con una combinazione di mattoni frantumati, materiale comunemente classificato come scarto a seguito di progetti di demolizione.
courtesy Natural Material Studio
Natural Material Studio e Zuzanna Skurka riescono così a ribaltare la concezione del mattone: da oggetto solido e strutturato a morbido, flessibile e trasparente. I mattoni, oltre a conferire questa particolare tonalità, rafforzano il PROCEL e lo rendono resistente all’acqua. Caratterizzato da una nuova tonalità rossastra il PROCEL è diviso in grandi lastre che pendono sospese dalle barre di metallo – dove un tempo veniva appesa la carne nel mattatoio – e crea un'installazione dall’estetica drammatica.
courtesy Natural Material Studio
Guidando la transizione materiale
Negli ultimi quattro anni di ricerca, sperimentazioni, progetti e collaborazioni, Natural Material Studio ha presentato la sua più grande installazione durante l’edizione del 2023 di 3daysofdesign, un festival di design danese che si tiene a Copenaghen ogni anno.
Lo studio ha trasformato gli spazi della Copenaghen Contemporary in un'installazione materica e sensoriale, che mira a far incontrare l’uomo e il mondo naturale.
courtesy Natural Material Studio
Tra le opere esposte sedute scultoree di bio schiuma, lunghe lastre di PROCEL che vanno dal pavimento al soffitto, e opere di illuminazione. La mostra è concepita come un insieme di opere d’arte, volte a valorizzare la naturale personalità dei bio materiali.
courtesy Natural Material Studio
Per evolvere e migliorare il nostro pianeta è fondamentale rendersi conto dell’importanza di queste ricerche e di queste sperimentazioni volte al raggiungimento di una transizione materiale necessaria, che dall’industrializzazione ci riporti alle origini e alla terra.
Sebbene siano ancora ad una fase di ricerca e sperimentazione, lontani dalla standardizzazione commerciale e dall’uso quotidiano, i materiali proposti da Natural Material Studio hanno tutte le premesse per diventare i materiali del futuro.
Il PROCEL, nello specifico, ora adotta solo la funzione di divisorio, ma grazie alla ricerca e a progetti come "Brick textile" si prospetta che potrà andare a formare delle vere e proprie pareti e, secondo l’idea di Natural Material Studio, questo risultato non è poi così lontano.
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