By Alessandro Pennesi
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Marlène Huissoud ribalta il modo in cui pensiamo ai materiali del design attraverso l’uso innovativo di risorse provenienti dal regno degli insetti. L’approccio di Huissoud offre una soluzione ecologica e affascinante, e un potente strumento di riflessione sull'importanza della biodiversità.
courtesy Marlène Huissoud
Cresciuta tra le Alpi francesi, grazie al padre apicoltore, Huissoud ha sviluppato un profondo rispetto per gli insetti fin dall'infanzia, un mondo affascinante quanto complesso, che la designer ha deciso di esplorare condividendolo attraverso le sue creazioni. La connessione con la natura influenza fortemente il suo lavoro, portandola a creare oggetti-scultura dalle forme organiche, quasi surreali, a metà tra l’animale e il vegetale.
courtesy Marlène Huissoud
Propoli: un materiale straordinario
La propoli è una sostanza resinosa raccolta dalle api da fonti botaniche, e viene utilizzata da questi operosissimi insetti per sigillare e proteggere l'alveare da parassiti, malattie e condizioni ambientali avverse. Composta da resine, cera d'api, oli essenziali e polline, è appiccicosa a temperatura ambiente, ma diventa dura e friabile a basse temperature. Il suo colore varia dal marrone scuro al verde, rosso o nero, a seconda delle fonti botaniche da cui le api l'hanno raccolta. Huissoud ha avuto modo di reincontrare questo materiale durante il suo master in Material Futures al Central Saint Martins di Londra, rimanendo affascinata in particolare dalle qualità della propoli prodotta dalle api nelle piantagioni di gomma in Brasile. Questa variante ha una plasticità unica, una volta purificata, assume una finitura nera lucida simile al vetro, ed è lavorabile a temperature molto più basse. Huissoud ha iniziato a lavorare con la propoli creando cilindri irregolari per una collezione intitolata "From Insects". Utilizzando tecniche di soffiatura del vetro adattate, ha creato pezzi che oscillano tra sculture e oggetti funzionali. L'aroma caratteristico della propoli, con note di miele e cera d'api, permea queste creazioni, rimarcando l’origine naturale dei surreali manufatti della designer francese.
courtesy Marlène Huissoud
Non solo propoli
In quanto materiale naturale, la propoli è un prodotto che fa parte di un ciclo che è necessario rispettare in termini di tempi e quantità; un'arnia media ne produce infatti circa 60 grammi all'anno. Questo vincolo ha spinto Huissoud a esplorare altri materiali, come i bozzoli del bombice del gelso, comunemente conosciuti come bachi da seta. Questi bozzoli leggeri e resistenti, raccolti eticamente dopo che le larve si sono trasformate in falene, vengono utilizzati dalla designer per creare sculture dall’aspetto organico, mantenendo l’allure surreale delle creazioni a base di propoli.
courtesy Marlène Huissoud
Etica e sostenibilità
Il lavoro di Marlène Huissoud è radicale per la sua capacità di trasformare materiali di design naturali inusuali e spesso trascurati in opere d'arte di straordinaria bellezza e complessità. Huissoud non solo introduce questi materiali in un contesto artistico, ma lo fa in modo tale da rispettare e celebrare i cicli naturali da cui provengono. L’aspetto rimarchevole della produzione di Marlène Huissoud infatti, sta soprattutto nella sua etica: pur essendo entrata in contatto con gallerie e realtà del design per creare pezzi in propoli per una produzione su larga scala, rimane fedele ai suoi metodi lenti e artigianali producendo solo otto grandi pezzi all'anno.
Oltre alla ricerca il suo obiettivo è far sì che le persone diventino più consapevoli e rispettose degli insetti e dei cicli naturali che, nonostante tutto, influenzano tutte le specie viventi sulla terra. Con i suoi oggetti Marlène innesca dunque una riflessione sulla sostenibilità e il rispetto per gli ecosistemi, che si oppone al consumo di massa, proponendo un nuovo paradigma in cui il valore non risiede nella quantità ma nella qualità e nella consapevolezza.
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