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Redazione

GLORIA CAMPRIANI, IL FILO ROSSO DELLA VITA.

Aggiornamento: 26 gen 2023

by Giorgia Andrea Bergamasco

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Alpha District presenta la fiber artist Gloria Campriani indagando il suo obiettivo artistico: ricucire una realtà sfibrata.


“La vita è un arazzo e si ricama giorno dopo giorno con fili di molti colori, alcuni grossi e scuri, altri sottili e luminosi, tutti i fili servono.”


Da donna a donna, da artista ad artista, questa citazione di Isabel Allende da “Il libro di Maya” racchiude perfettamente tutto il mondo personale e professionale di Gloria Campriani, intrecciata saldamente con la metafora del filo.


Gloria Campriani nasce tra gomitoli e matasse - crescendo nel laboratorio artigianale tessile di famiglia a Certaldo, dove spesso si fermava a giocare quando tornava da scuola.

Il rapporto con la fiber art si è però cucito più tardi, in conclusione di un percorso professionale differente – ma dopotutto le cose belle arrivano sempre alla fine.


La sua formazione spazia tra diverse discipline, confermando la personalità curiosa e trasparente di Gloria sin dalla giovinezza: lo studio delle lingue è il punto di avvio che le permette di viaggiare e nutrire la sua fantasia; la sua conoscenza si amplia attraverso corsi di teatro, pedagogia, arte e anatomia artistica in diverse accademie, tra cui quella di Belle Arti di Firenze.

La vita professionale dell’artista conosce uno snodo quando, dopo aver collaborato per anni con aziende e designer di moda internazionale, comprende che la sua vena artistica in questo settore è limitata e trova sfogo solo quando la sera termina di lavorare.

I fili dell’arte che imbastiscono la vita di Gloria Campriani si realizzano quindi come professione solo in anni più recenti, dai primi anni 2000. La sua carriera artistica non risente dei timori e dei contrattempi della vita e in soli due decenni si costella di opere e performance varie e numerose, nonché collaborazioni con critici, direttori artistici e curatori, dando luogo a svariate mostre personali e collettive.



Non sorprende affatto che che la corrente artistica in cui Gloria, in quanto artista, si realizza pienamente è la fiber art: crea opere usando fibre naturali o sintetiche come tessuti o filati, ritornando alle sue origini certaldesi.

Il suo obiettivo è quello di usare il filo come ispirazione, tessendo un collegamento nella contemporaneità, sempre più sfibrata e logorata.

Attraverso l’arte tessile, l’artista dà voce alla sua profonda sensibilità artistica cucendo insieme l’ideale e il reale, la fantasia leggera e la brutale concretezza della società in cui siamo immersi.

La natura empatica di Gloria Campriani è la motrice delle sue opere in cui il filo è connessione e legame, da lei lavorato con il particolare metodo off loom – annodato a mano – proprio per avere un contatto diretto con la materia senza l’intermediazione meccanica.


È proprio da qui che prende vita la volontà della fiber artist di organizzare le sue opere, soprattutto installazioni site specific e suggestive opere monumentali, spesso come performance in cui viene coinvolta anche la musica.

Durante queste installazioni-performance Gloria Campriani permette agli spettatori di immergersi pienamente in una dimensione sonoro-ambientale altra, che rapisce i sensi.



L’ultima installazione che l’artista intende realizzare, con la curatela di Gabriella Anedi, avrà come sfondo la più grande piazza di Milano, Piazza Gino Valle, che accoglierà l’opera in occasione del Fuorisalone 2021 di Alpha District.

La creazione che verrà presentata è intitolata Kundalini – un termine che indica una forma di energia primaria collocata alla base della colonna vertebrale che diverse tradizioni spirituali insegnano a risvegliare per raggiungere l’illuminazione spirituale.

Location inusuale per i lavori di Gloria Campriani, che solitamente utilizza ambienti naturali e boschivi per collocare le sue opere, la cornice urbana di Milano comporrà un effetto di stupore straniante che guiderà il pubblico in un’esperienza artistica unica.


Come una Penelope dei giorni nostri, ma senza l’incomodo di disfare la tela ogni notte, Gloria Campriani si serve della fiber art per rammendare il logoro tessuto socio-ambientale della nostra realtà.


Ph credits: immagine di Gloria Campriani durante la performance "Parco libera tutti"di Gloria Campriani; immagini delle installazioni "Trame" e "Totem"di Manrico Tiberi.

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